BUON 96ANNO PROF. ALDO MASULLO
È tanta per il sottoscritto, e sono sicuro anche per molti altri, la gioia di festeggiare il professore Aldo Masullo che ha raggiunto lo scorso 12 aprile il suo novantaseiesimo anno di età.
Un traguardo importante che segna in modo unico il prestigio di una personalità di grande interesse e spessore culturale. L’ex Senatore è un bene prezioso per le nuove e vecchie generazioni di napoletani che continuano a seguirlo con sempre più piacere.
Un patrimonio ricco di conoscenze che va tutelato e trasferito a un pubblico sempre più ampio. Simbolo di equilibrio e maturità, sentimenti rari che si fa particolare fatica a riscontrare nelle persone del suo pari valore. Ho avuto il privilegio alcune settimane fa di accompagnare il professore al rientro a casa, dopo un suo coinvolgente intervento in un convegno organizzato dall’Unione Industriali Napoli.
Un breve viaggio in taxi dove ho dato sfogo a tutta la mia curiosità, trovando in Masullo una squisita e non comune disponibilità a rispondere con oculatezza e passione ai miei diversi interrogativi. Non si é sottratto per nulla alle mie domande sui più svariati argomenti legati alla sua vita politica e professionale. Già lo conoscevo, risedendo a poca distanza dalla sua abitazione al centro del Vomero, ma mai avevo scambiato con lui qualche parola.
L’occasione mi ha permesso di scoprire una mente lucida e molto viva.
Proteso in modo tenace al futuro. Mi ha meravigliato tanto la sua voglia a progettare a medio/lungo periodo, avendo un solo obiettivo: trasferire il suo sapere nella maniera più semplice possibile. Legato alle sue origini, ma molto dentro ormai alla vita della nostra città che l’ha insignito della cittadinanza onoraria. Mi ha impressionato la voglia di sentirsi attivo e vicino ai giovani. Di porsi nei loro confronti in modo diretto e semplice, pronto a far comprendere a essi quanto sia fondamentale, in una società frantumata quanto la nostra, valorizzare il senso di comunità.
Serve fare più sistema e mostrare tanta voglia di avere più condivisione nelle varie battaglie da perseguire nell’interesse generale del territorio. Un atteggiamento del quale non si può fare a meno e che va alimentato, partendo dai più giovani che devono sentirlo proprio. Abbiamo tanto bisogno come contesto a figure simbolo quanto quella di Masullo. In una stagione in cui – come in altre, purtroppo – emergono sempre più tensioni, difficoltà e pericoli.
Occorre il contributo di uomini e donne della cultura per analizzare, esaminare e studiare con concretezza, con approfondimento e con serietà, i problemi che provocano tensioni e pericoli. Napoli è una città meravigliosa, che ha nella sua storia la forza e la cultura per avviare una seria stagione da protagonista ed essere traino per le forze migliori del Mezzogiorno. Napoli è una città con forti contrasti, con ferite da sanare. Ma la sua bellezza e ricchezza storico artistica: è un valore internazionale.
Non possiamo lasciare campo libero alla marcia vittoriosa dell’ignoranza e come mi ha sottolineato Masullo “evitare di
galleggiare fino al progressivo andare a fondo, dal quale nessuna barca, nessuna nave potrà salvarci”.
Forse a mancare sono solo tanti Masullo?! Non saprei.
Ah dimenticavo, 100 di questi giorni Caro Professore.
Nicola Campoli
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