Il ricordo degli “undici fiori del melarancio”
La data del 26 aprile richiama alla memoria la tragedia di 30 anni fa nella galleria del Melarancio dell’autostrada del Sole in cui morirono undici studenti napoletani. L’incidente av- venne il 26 aprile 1983, nel primo pomeriggio, all’interno della galleria dell’A/1 lunga circa seicento metri, due chilometri a nord dell’uscita di Firenze Certosa. L’autobus era partito dalla scuola media napoletana Nicolardi, situata nel cuore dell’Arenella, e conduceva una comitiva di 48 studenti, più tre accompagnatori, a Limone sul Garda. Appena entrato in galleria, dove si viaggiava nei due sensi di marcia, il pullman si scontrò con un autoarticolato che trasportava un tubo d’ acciaio lungo cinque metri, con un diametro di quattro e pesante 130 quintali. Nell’urto, una fiancata dell’autobus venne squarciata. Nell’incidente, oltre alle undici piccole vittime, rimasero ferite altre 38 persone tra alunni ed insegnanti. Il processo che ne seguì si concluse con la condanna di due poliziotti che dovevano scortare l’autoarticolato. Gli studenti della terza D morti nell’incidente riposano tutti in un’unica cappella dove ogni anno vengono deposti undici mazzi di fiori bianchi in ricordo della tragedia. Anche una lapide e una strada riportano ancora oggi alla memoria “Gli undici fiori del Melarancio”. In occasione del trentesimo anniversario di quella tragedia mai dimenticata dai vomeresi, a Scandicci, in provincia di Firenze, si è svolto un evento di commemorazione.Venerdì 26 aprile alle ore 12, sul luogo dell’incidente, c’è stata la deposizione di una corona di fiori, mentre alle 15 allo stadio Turri si è svolta la partita inaugurale della categoria Giovanissimi del Torneo di calcio dilettantistico Melarancio. Alle cerimonie hanno preso parte il presidente della V Municipalità, Mario Coppeto, in rappresentanza dell’Amministrazione comunale di Napoli, e il Sindaco di Scandicci, Simone Gheri.
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