LA COMUNICAZIONE NELLA RELAZIONE DI COPPIA
di Manuela Morra sessuologa e psicoterapeuta
La comunicazione è uno dei pilastri fondamentali su cui si basa la buona riuscita della relazione di coppia.
Partiamo dall’assunto secondo cui non è possibile non comunicare; il che significa che ogni gesto o anche silenzio, in un rapporto a due, ha un significato che dipende dal contesto e dalla situazione che si sta vivendo.
Immaginiamo l’esistenza di un invisibile elastico tra due partner, che determinerà, per ogni azione, una reazione; quindi, qualunque contenuto e modo di esprimere qualcosa al partner, avrà un impatto emotivo, psicologico sull’altro/a.
Un fondamentale aspetto su cui voglio invitarvi a riflettere è il fatto che, al di là del contenuto, ciò che fa la differenza, saranno i modi, attraverso cui, scegliamo di dire qualcosa. Pensate, ad esempio, a come cambia una stessa frase, detta con due toni o due atteggiamenti differenti. La diversa reazione dell’interlocutore sarà sorprendente.
Ciò che spesso ascolto è il malessere, nell’ambito di un rapporto di coppia, generato dalla diversa esigenza dell’uomo piuttosto che della donna. Ebbene sì, è un dato di fatto che, siamo diversi nel comunicare e, soprattutto, nell’aspettativa che abbiamo, quando comunichiamo.
Se infatti, la donna è maggiormente empatica, desiderosa di essere ascoltata e ‘contenuta’ rispetto alle emozioni ed agli stati d’animo che sta vivendo, l’uomo è maggiormente propenso alla risoluzione di un problema, più ‘essenziale’, meno prolisso nei dettagli, attento alla strategia ma risoluto e talvolta, portato ad isolarsi, quando è sopraffatto da questioni da risolvere. Come fare, dunque, per cercare di preservare uno degli aspetti più preziosi del rapporto a due?
Innanzitutto ritagliarsi uno spazio ed un tempo (magari a pranzo o a cena) in cui ritrovarsi, non necessariamente per dar voce a lamentele o critiche, quanto piuttosto per guardarsi negli occhi, chiedere all’altro come sta, e scambiarsi un sorriso o un gesto di tenerezza.
Quando si discute iniziare la frase sostituendo il ‘tu’ accusatorio, con l’‘io’ che ribadisce uno stato d’animo, un bisogno, un’emozione.
Limitarsi a discutere e confrontarsi sul problema, oggetto di scontro, evitando di generalizzare alla persona.
Provare a mettersi nei panni dell’altro, ricordando che tono di voce, postura, atteggiamenti aggressivi non faranno altro che annullare o alterare la validità del messaggio, ponendo il nostro interlocutore nella posizione di doversi difendere. Compito arduo, cari lettori, lo so… Un piccolo suggerimento che vi farà tornare a sorridere… Ricordate i vezzeggiativi, i soprannomi con cui vi rivolgevate al vostro partner… Tempi lontani?
Commenti
No Banner to display
“Ponte di via S. Giacomo dei Capri: i soldi ci sono”
Aldo Masullo riceve la cittadinanza onoraria
Napoli Comics chiude i fumetti perdono la casa
Dai principi di Santobono all’Ospedale pediatrico
La moda al Vomero indossa il nastro rosa in favore dell’ Airc.