“Giornata tra Cosplayer”: di cosa si tratta?
di Annachiara Giordano
Per i bambini una delle feste più belle è sicuramente il Carnevale. Non si hanno regali come a Natale e non si hanno dolcetti come ad Halloween, ma travestirsi e mascherarsi è emozionante. Per un giorno si può essere ciò che si vuole: Batman, Superman, un carabiniere, un indiano, un robot! È una festa che scatena la già notevolissima fantasia dei bambini, come dimostra l’amico delle elementari che si vestì da semaforo!
Poi si cresce e questo divertimento viene limitato. E se continuasse? Ecco che abbiamo i cosplayer, cioè ragazzi che si impegnano a ricreare alla perfezione il look dei loro idoli di film, serie TV, fumetti, ecc. Gioco infantile? Eppure per far ciò bisogna avere, oltre ad una sfrenata fantasia, il coraggio di imporre il proprio modo di essere e le proprie passioni a dispetto della moda e dell’opinione altrui. In più, dietro il travestimento, c’è tantissimo impegno e abilità poiché nella maggior parte dei casi ci si crea da soli i vestiti e gli accessori. Perciò, un giro alla Mostra d’Oltremare il 10 settembre, alla ‘Giornata Tra Cosplayer’ io lo farei. D’altronde diceva Pablo Neruda che “l’adulto che non gioca ha perso per sempre il bambino che ha dentro di sé”.
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