Luci al Collana
Il costruttore Pagliara: condizioni disastrose, ma lo restituiremo ai cittadini
L’impianto sarà gestito dalla Giano srl per i prossimi 16 anni
Avere chiarezza e tempistiche certe di riapertura. Questo è il desiderio dei vomeresi, ma in realtà, di tutti coloro che utilizzano, o potrebbero utilizzare, le enormi potenzialità dello stadio Collana chiuso dal lontano 25 gennaio 2017. Ma regna confusione. Tanta. Proviamo a togliere qualche dubbio. Le pretese, legittime, degli utenti si scontrano con la burocrazia, con le difficoltà che istituzioni e parti in causa, in continuo contrasto per i più disparati motivi, hanno dovuto affrontare.
Ma oggi si vede la luce in fondo allo stadio, magari quella dei riflettori: un contratto firmato in Regione che assegna alla Giano srl, la società che ha fra i suoi soci Cannavaro e Ferrara e il costruttore Pagliara, la gestione dello stadio per i prossimi 16 anni. Concluso l’iter giudiziario e le querelle che hanno coinvolto tanti volti noti dello sport napoletano, si passa alla parte operativa. Prima di tutto il sopralluogo.
Sono trascorsi circa 4 anni, infatti, dalla partecipazione al bando da parte della Giano. Si è, quindi, resa necessaria una verifica dello stato attuale del cuore sportivo del Vomero. E le condizioni sono apparse immediatamente disastrose… uno stato di assoluto abbandono, con crolli, piante selvatiche, sporcizia e, soprattutto, inagibilità diffusa.
Il progetto iniziale, quindi, necessita di una revisione che andrà ad incidere anche sui costi oltre che sui tempi di riapertura. “Vincere questa estenuante battaglia legale è stato un po’ come vincere una gara sportiva – dichiara Pagliara –, non abbiamo nessun rancore e parliamo con tutti”.
“Purtroppo, dalla piscina alla pista di atletica passando per il campo di gioco, abbiamo trovato un impianto praticamente distrutto – prosegue il costruttore – i presupposti del 2014 erano ben diversi. Lo stato di abbandono riguarda anche l’impiantistica per questo abbiamo necessità di valutare gli interventi da operare e le tempistiche per completare i lavori, nel rispetto dei piani regolatori”.
In piena estate alcune persone, esasperate dal protrarsi dell’inagibilità, hanno manifestato al di fuori dello stadio, escluso anche dalle Universiadi 2019, per chiederne la riapertura. “La Giano non ha responsabilità sullo stato di abbandono del Collana – conclude Pagliara –, lavoriamo per cercare di restituirlo alla cittadinanza prima possibile e nelle condizioni migliori, seguendo un cronoprogramma che, però, potremo stilare con precisione solo dopo alcuni fondamentali appuntamenti che avremo con la Regione nel mese di settembre”.
I presupposti sembrano quelli giusti per rivedere, finalmente, accese le “Luci al Collana”.
G.P.
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