Amedeo Salerno: novant’anni al servizio dello sport
Lo scorso 4 giugno Amedeo Salerno, ex presidente del Coni Napoli per vent’anni, ha festeggiato il suo novantesimo compleanno con una festa organizzata nei saloni del palazzo Coni di Napoli al Vomero, alla quale sono intervenuti centinaia di amici e compagni di avventura che ne hanno condiviso parte della sua storia umana e sportiva. Tra i tanti hanno partecipato l’arcivescovo emerito di Campobasso, Armando Dini, e il presidente della Federazione Italiano Pallacanestro, Gianni Petrucci, amico di lunga data e con il quale le carriere si sono incrociate più di una volta nel corso degli anni.
La figura di Salerno, dirigente sportivo che ha attraversato la storia sportiva di Napoli e dell’Italia nel corso della seconda metà del ‘900 fino ai giorni nostri, è stata apprezzata nel corso degli anni per la sua capacità di dirigere macchine burocratiche e strutture tecniche con lungimiranza, riuscendo a compiere anche grandi innovazioni nel mondo dello sport, dalla scrittura del primo statuto della Federazione Tennis Tavolo all’ideazione della serie A2 nel basket, divenuta poi una costante in diverse discipline sportive. Forse uno degli ultimi dei grandi dirigenti di un’epoca ormai passata, che ha però sempre innovato e ideato eventi e manifestazioni a favore dei più deboli fino agli anni più recenti, quando ha messo in piedi due delle feste sportive alle quali è più legato, l’Arcobaleno dello sport, dedicato ai figli degli immigrati della città di Napoli, quanto mai d’attualità in questo momento, e Insieme nello Sport, che da quindici anni raduna oltre duemila ragazzi disabili in una giornata di sport e solidarietà. Il suo legame col Vomero è forte e, in particolare, è stato il presidente che ha contribuito allo spostamento della sede del Coni Napoli e Campania a via Alessandro Longo: “Nel 2008 dovemmo lasciare gli spazi nella Mostra d’Oltremare – spiega Salerno -. Avevamo la proprietà di due piani nella vecchia sede del Totocalcio e, d’intesa con il Coni nazionale, la sistemammo per avere degli uffici moderni e confortevoli, anche se purtroppo in spazi ridotti rispetto a quelli precedenti.
La sede, peraltro, è a due passi dal Collana, il più grande centro polisportivo della città che, mi auguro, possa presto tornare in funzione, perché sarebbe un delitto se dovesse subire la stessa sorte del PalArgento. Purtroppo è sempre difficile riaprire una struttura sportiva quando viene chiusa e più tempo passa più fondi servono per rimetterla in funzione”.
Cristiano De Biase
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