Antonio Fresa e Luigi Scialdone: Due vomeresi ai David di Donatello
Lo studio in via Palizzi, il “bar pensatoio” di piazza Fuga e il successo della “Gatta Cenerentola”
Napoli ha trionfato ai David di Donatello 2018, il massimo riconoscimento per il cinema italiano. Tante le nomination per i film ‘made in Naples’ e tante vittorie per gli artisti partenopei. Un pezzo di Vomero è stato protagonista di quella magica serata con la nomination di Antonio Fresa e Luigi Scialdone per la realizzazione delle musiche del film di animazione ‘Gatta Cenerentola’, realizzato dalla napoletanissima Mad Entertainement. L’incontro con i due musicisti non poteva non svolgersi al bar di piazza Fuga, il ‘pensatoio’ a pochi passi da dove è iniziata la loro avventura artistica.
“La nomination ai David di Donatello è stato il punto di arrivo di un percorso che è durato molti anni, condotto a piccoli passi puntando sempre alla qualità del lavoro – spiega Luigi Scialdone -, una lunga gavetta che abbiamo fatto insieme e che ha portato risultati sempre più grandi fino al David”. Tanti sono stati i riconoscimenti per il duo Fresa-Scialdone. Il premio per le musiche di Gatta Cenerentola al Festival del cinema del Portogallo, la partecipazione al Festival di Venezia. Antonio Fresa l’abbiamo visto dirigere Bungaro e Ornella Vanoni nell’ultimo Festival di Sanremo. Luigi Scialdone miete successi con i Foja e con altri progetti artistici. Un fortunato sodalizio di oltre 15 anni nato nel quartiere collinare.
“Siamo partiti da via Palizzi in uno studio dove sono nate le prime collaborazioni musicali e con il mondo del cinema. Ricordo che realizzavamo trailer per alcuni circuiti del cinema italiano e da lì è nato il percorso che ha portato alla realizzazione di quello che per noi è stato un sogno. Partecipare alla serata di gala dei David a Roma. Via Palizzi è stato un luogo importante. Un luogo quasi sospeso nel tempo. Che ti permette di prenderti il tuo tempo e riflettere con serenità. Un home studio avanzato e tecnologico che dava la sensazione di essere a casa anche se molto professionale. Abbiamo sposato l’idea dell’home studio perché valorizza al massimo le potenzialità artistiche di tutte le nostre collaborazioni”.
“Ormai vi vedo solo in tv e sono molto contento del vostro successo” dice il gestore del bar. Una testimonianza simpatica del legame con il territorio. “Questo bar è stato il nostro pensatoio (ridono ndr). Tutte le pause pranzo e le pause caffè le abbiamo consumate qui. Spesso è proprio in questi momenti di svago, ma anche di creatività e di riflessione, che riuscivamo a mettere in campo le nostre idee. Per gli artisti i bar sono sempre stati luoghi fondamentali”, prosegue Scialdone.
Così come forti sono il legame con la città e il desiderio di realizzare un’offerta culturale che sia in grado di creare anche sviluppo e occupazione. “Ci sono due fattori fondamentali a Napoli – racconta Antonio Fresa -: uno è il talento degli artisti partenopei, l’altro è la città stessa che diventa luogo, set, racconto di un modo di vivere diverso, originale, peculiare rispetto al resto del Paese. Questa peculiarità è un asset fondamentale. La responsabilità di noi artisti è condivisa con la città, nel bene e nel male. Con tutte le sue contraddizioni. Il grande gap da superare è quello di rendere strutturali queste prassi e queste infinite potenzialità. Oggi c’è interesse alla Napoli del cinema. Un’attenzione che può aiutare anche gli altri settori, come quello della musica e dell’arte, se è capace di strutturarsi. Altrimenti si tratta di una cometa che poi passa e sarebbe l’ennesima occasione sprecata. Bisogna saper pensare in grande e investire. Noi il nostro lo facciamo mettendo in campo le migliori energie, serve crederci”.
Quando chiediamo i prossimi obiettivi a Luigi e Antonio, la risposta è secca: “Dopo la nomination è il momento di vincere il David!” (risate ndr).
Oggi, dopo aver lavorato tanto nel campo cinematografico con MAD, ricchi di esperienza, sono tornati alla musica. Seguendo progetti diversi e intensificando questa attività, continuando a lavorare con cinema e televisione. Luigi ha appena firmato la produzione del disco di Tommaso Primo; Antonio ha curato il nuovo disco di Bungaro. Al cinema è appena uscito il film Terra Bruciata del quale Fresa ha curato le musiche. “Le nostre individualità artistiche sono come una fisarmonica con momenti di creatività in solitudine e momenti collettivi. Il nostro futuro artistico è qui a Napoli. Crediamo in noi stessi, nella città e nella possibilità di continuare a fare bene. In questi giorni esce un video di Bungaro realizzato con le sorelle Fontana, già protagoniste del film ‘Indivisibili’, girato interamente a Napoli al Lanificio. Una prova che il momento d’oro della città prosegue, e noi siamo pronti a fare la nostra parte”.
Francesco Licastro
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