Intervista a Fabrizio Fiorentino
Il fumetto tra storia e attualità
“Alcune volte penso che per risolvere qualche problema di Napoli servirebbero proprio i supereroi!”. La dichiarazione è di Fabrizio Fiorentino, disegnatore oggi al servizio della casa editrice francese Glènat per la quale ha lavorato su fumetti a carattere storico, su tutti la vita di Napoleone Bonaparte.
Un bel salto passare dai supereroi Marvel e Dc ed arrivare ad uno dei personaggi più controversi della storia europea.
“La vita professionale è costituita da fasi. Ho vissuto tre anni in Florida, mi sono formato professionalmente e ho iniziato a lavorare con i grandi supereroi. Poi arrivano momenti in cui c’è bisogno di un cambiamento, senza però abbandonare il proprio passato”.
Spiderman e Batman o Superman sono passati tutti tra le tue matite.
“E’ vero, ricordo anche con grande piacere un lavoro per Hulk con Doc Samson o Green Arrow che ho disegnato nel 2016, ma gli esordi li ho fatti con un editore americano meno noto che aveva grande attenzione per i talenti emergenti, come la Crossgen”.
Sei di Torre del Greco, ma hai iniziato a Napoli il tuo percorso formativo.
“Per seguire le mie inclinazioni mi sono spostato presto da Torre del Greco. Ho, infatti, frequentato a Napoli il liceo artistico e poi l’Accademia delle Belle Arti, avevo le idee già abbastanza chiare. Ma per perfezionarsi, soprattutto nel mondo dei supereroi, è fondamentale andare all’estero, in particolare negli Stati Uniti”.
Da cosa è nata la tua passione per il fumetto?
“Sono sempre stato appassionato in particolare di Wolverine, degli X-Men e Batman. Ho letto moltissimi fumetti che mi hanno permesso di sviluppare un gusto personale. Oggi purtroppo però ne leggo sempre meno perché sono costantemente alle prese con le sceneggiature…”.
A Napoli sei legato anche per le tante edizioni del Comicon che si sono tenute al Vomero, al Castel Sant’Elmo.
“Era una location fantastica, ma è indubbio che non poteva essere messa in pericolo dall’incredibile flusso di persone che frequenta la mostra sui fumetti. Di sicuro c’era un panorama unico ed era sempre piacevole passeggiare per San Martino”.
Il Comicon quest’anno si terrà alla fine di aprile alla Mostra d’Oltremare. Un appuntamento tradizionale e di grande successo che porta in città alcuni tra i più grandi autori del mondo. Tu sarai ospite ufficiale insieme a nomi del calibro di Claudio Castellini o Esad Ribic
“È un’importante vetrina alla quale partecipo sempre con piacere ed è anche un importante momento di incontro con prestigiosi colleghi. La fiera è, forse, soprattutto un modo per divulgare l’arte di fare fumetti, ma anche cinema, animazione o scultura”.
Tra le varie attività che svolgi sei anche direttore artistico della Scuola internazionale di Comics e docente di disegno e proprio di scultura!
“Si, è una passione che ho da anni. Inizialmente mi sono dedicato alle sculture di arte sacra, poi il fantasy e i supereroi hanno preso il sopravvento. Insegnare è sempre stato importante per me. Lo faccio sempre col sorriso perchè i ragazzi devono coltivare le proprie passioni senza eccessivo stress”.
Nel mondo dei comics è sempre difficile anche trovare finanziatori. In passato hai sviluppato un progetto di crowdfunding che ha avuto grosso successo.
“Si è trattato di un esperimento andato a buon fine sviluppato con Jimmy Palmiotti e Justin Grey della Dc. Alla fine abbiamo raccolto quasi 60.000 dollari, ben oltre quanto avevamo stabilito all’inizio, e abbiamo realizzato il nostro progetto editoriale. Alle volte basta un po’ di ingegno…”.
Hai sempre, però, uno sguardo attento all’attualità.
“Per fare questo lavoro devi essere sempre informato e avere una certa sensibilità. Anche per questo ho collaborato con alcune illustrazioni per Repubblica. In particolare il ricordo dell’omicidio di Falcone, ma anche le celebrazioni per il mio amato Napoli”.
Oggi a cosa stai lavorando?
“Sono impegnato su un volume dedicato alla vita di Giovanni Paolo II che fa parte di una collana di 9 libri sui papi che hanno fatto la storia. Prima mi ero dedicato ad un fumetto avventuroso ‘L’isola del Dottor Moreaut’ tratto da un romanzo di fantascienza di fine ‘800 di Wells. Come per Napolèon, inizialmente sarà pubblicato in Francia, poi in Italia sarà la Mondadori a stamparli per la collana Historica.”.
Lavorare su argomenti storici comporta uno studio più approfondito?
“In effetti devi conoscere bene l’epoca della quale vai a trattare, l’architettura o le divise dei soldati. C’è uno studio alla base da sviluppare. Per Napolèon, ad esempio, abbiamo avuto anche la supervisione di uno storico. È importante fare meno errori possibile perché questi volumi riescono ad avere anche una finalità didattica.”.
Fabrizio Fiorentino torna ai suoi disegni mentre Batman e Superman ci salutano affacciati da Castel Sant’Elmo!!
Giuseppe Porcelli
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