Stop al cantiere per il parcheggio di piazza Leonardo
Il Comune ha deciso di rescindere il contratto con la cooperativa
Cinque anni fa al via i lavori. Ad oggi, sono state costruite e pagate le opere nel sottosuolo, come le fogne nuove, ma il cantiere è ancora lì. Da una parte il Comune di Napoli decide di rescindere il contratto con la cooperativa a cui era stata affidata la gestione dell’area per «gravi violazioni ed eccessivi ritardi nell’esecuzione dei lavori» e ritenendo dunque «leso l’interesse pubblico». Tra l’altro, chiedendo un milione di euro di penale di risarcimento, pari al 50% della cauzione, come previsto dalla convenzione. Dall’altra la cooperativa Celebrano, presieduta da Raffaele Mariniello, che ritiene di stare nel giusto e non smonta il cantiere. Se il Comune non dovesse fare marcia indietro, si prospettano altri anni di battaglia, dopo che tra cause intentate al Tar e al Consiglio di Stato e richieste di penali, già ne sono passati quattro. In teoria, se tutto fosse andato liscio, secondo la convenzione del 2013, i lavori dovevano iniziare entro il 9 aprile 2014 e concludersi nei successivi due anni, con un’ulteriore proroga per il permesso a costruire fissata al 9 aprile 2018. Tra i due litiganti, a non godere sono i residenti, costretti a slalom per raggiungere viale Michelangelo, e i commercianti, che con questo ridimensionamento degli spazi vedono calare gli affari e sono tutti più o meno concordi: che si trovi una soluzione in tempi rapidi, in un senso o in un altro.
Eppure, qualche tempo fa, i due soggetti coinvolti sembravano aver trovato un punto di incontro, perchĂ© la cooperativa aveva modificato il progetto andando incontro alle necessitĂ dei residenti e di chi avesse avuto bisogno di sostare per poche ore in zona. Infatti, nella variante presentata, erano stati previsti anche settanta stalli per sosta oraria. Di piĂą, per accorciare i tempi da due anni a diciotto mesi, il parcheggio sarebbe stato non piĂą a tre piani ma a due, e il numero dei box ridotto a un terzo, da oltre centocinquanta a cinquanta, di cui fra l’altro trenta giĂ prenotati e pagati. E, sia detto per inciso, tutti i box sono stati dati in concessione alla cooperativa, quindi saranno di proprietĂ del Comune, che ne diventerĂ effettivo possessore, novanta anni dopo la loro costruzione. Ad oggi, dunque, l’unica certezza è che il cantiere rimarrĂ lì ancora per molto tempo. O meglio, piĂą che di cantiere, dovremmo parlare di discarica a cielo aperto, intorno alla quale vige il principio di sosta selvaggia.Â
Troveranno un accordo i due contendenti? D’altra parte di parcheggi sotterranei in zona ne sono stati aperti molti negli ultimi anni, da piazza Immacolata a piazza Arenella.Â
Ugo Cundari
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