RIFLESSIONI SULLA LETTERA A “IL MATTINO” DELLA MAMMA DI ARTURO
Scrivo a Voi quale redazione particolarmente attenta alla vita del quartiere.
Ho letto la lettera aperta della mamma di Arturo al “Mattino”, chiaramente condivisibile in ogni riflessione ma, purtroppo, mi sembra che lasci trasparire un senso di quasi assoluta rassegnazione.
Io sono padre di tre figli e di rassegnazione proprio non ne voglio sentire neanche le sillabe iniziali della parola. Dico a tutti noi napoletani che viviamo “a testa alta”, persone civili che rispettano le regole, di farsi portavoce di civiltá in tutti i momenti della semplice vita quotidiana, di non arrendersi e lasciarsi andare magari nell’indifferenza “di tanto non posso farci niente”; mettiamo in difficoltá le Istituzioni in modo intelligente ed opportuno, quando é necessario denunciando, chiamando le forze dell’ordine, scrivendo agli organi competenti, insomma non dobbiamo avere remore nel chiedere spiegazioni a chi di dovere per quello che accade.
Proprio su questi argomenti Voi media avete il compito di aiutarci, sostenerci e di “perseguitare” tutte quelle Istituzioni che devono dare risposte concrete a noi cittadini. Ho sentito diverse persone, anche di spicco politico e sociale, fare riferimento al cd. effetto emulativo di Gomorra, e mi viene una gran rabbia, ma che ci voleva uno “scienziato” per capire che il danno arrecato alla città di Napoli sarebbe stato doppio, sia all’immagine che proprio materialmente dovuto all’escalation di tutti gli episodi di violenza che si stanno susseguendo ogni giorno!
Avv. Luigi Barbato
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