Incroci pericolosi
Dove attraversare significa rischiare la vita
Aumentano i morti e gli incidenti sulle arterie napoletane, a risentirne è anche il Vomero. Se la causa, secondo le ultime statistiche, è addebitabile soprattutto a un uso improprio del cellulare al volante, i dati del 2016 sono davvero allarmanti. A Napoli, esclusa la provincia, nelle strade urbane ci sono stati più di 2300 incidenti, con trenta morti e più di tremila feriti. C’è stato un 6% di incidenti in più rispetto al 2015, e un 7% in più di decessi, con il costo medio sociale di 200 milioni di euro. Non ci sono statistiche ad hoc per i quartieri, ma qualche numero l’abbiamo, e possiamo considerare che in termini di decessi al Vomero-Arenella ce ne sono stati per il 10% del totale. Oltre le uscite della tangenziale, sono quattro le strade più ad alto rischio nel quartiere collinare. Per alcune si è intervenuto, per altre si stanno cercando i rimedi, per una si sta preparando un sopralluogo. Iniziamo dalle due più pericolose in assoluto e per le quali si sono presi dei rimedi, via Pietro Castellino e via Bernardo Cavallino incrocio via Domenico Fontana, entrambe nelle parti in discesa in cui c’è una forte pendenza. Qui si è ricorso ai segnali luminosi, e fortunatamente pare per ora che la situazione si sia risolta. C’era anche l’ipotesi di porre dei dossi, ma per legge non si possono inserire. Inoltre, a cadenza fissa, una macchina dei vigili urbani si attrezza con l’autovelox. Ma su via Pietro Castellino la Municipalità sta anche valutando l’ipotesi di inserire una serie di gincane, per costringere le autovetture a ridurre la velocità una volta per tutte, anche per quelle che svoltano da via D’Antona. Ad oggi poi c’è anche una segnalazione di pericolo su via Paisiello, la parallela di via Gemito, ma in questo caso la fonte dei possibili incidenti non è la velocità, vista la ristrettezza della strada, ma la particolare formazione della via a causa della quale gli automobilisti vedono le strisce pedonali solo all’ultimo momento. «Valutando questo rischio, abbiamo appena decretato di rifare le strisce, visto che quelle attualmente in uso si sono sbiadite, e quindi crediamo che una volta apportata questa modifica il problema sia risolto» dice l’avvocato Enrico von Arx, presidente della commissione «Lavori pubblici e mobilità» della municipalità Vomero-Arenella. Ulteriore punto critico, che però per ora non si sa come risolvere perché la strada è particolarmente stretta, è costituito da via San Giacomo dei Capri, nella parte alta, nei pressi dell’istituto delle suore, il tratto che di colpo si restringe e porta verso il Rione Alto. In questo caso non si tratta di attraversamento, ma di passaggio pedonale che mette in pericolo i passanti che scendono ed escono da una curva cieca con le macchine che salgono. «Ad oggi non sappiamo ancora quali possono essere gli strumenti per far fronte a questo pericolo. La strada è stretta ma se mettessimo i paletti le macchine non avrebbero più la possibilità di transitare. Abbiamo anche provato a contattare l’Istituto delle suore per capire se ci sia un passaggio interno, ma abbiamo avuto una risposta negativa. Siamo in grande difficoltà e ancora non abbiamo deciso come procedere». I rimedi adottati finora – i segnali luminosi, quelli lampeggianti, la segnaletica che avvisa di fare attenzione a chi attraversa e l’imposizione di limiti di velocità molto bassi – non bastano, bisognerebbe trovare un escamotage che non aumenti il traffico e protegga nello stesso tempo l’incolumità dei pedoni. Ultima e più recente questione, l’attraversamento di piazza Immacolata, all’altezza di via Suarez. Qualche anno fa su quelle strisce pedonali morì il portiere di uno stabile della zona, e ogni giorno i residenti si lamentano. Chiunque attraversi corre il pericolo di essere investito. Sia perché le macchine che provengono dalla parte alta vanno a tutta velocità, sia perché questa strada è il regno della doppia fila, e così pedoni e autoveicoli non riescono a guardarsi che all’ultimo momento. La Municipalità a metà febbraio farà un sopralluogo per decidere che interventi apportare confrontandosi anche con le associazioni che si occupano delle vittime della strada. Staremo a vedere.
Ugo Cundari
Commenti
No Banner to display
“Ponte di via S. Giacomo dei Capri: i soldi ci sono”
Aldo Masullo riceve la cittadinanza onoraria
Napoli Comics chiude i fumetti perdono la casa
Dai principi di Santobono all’Ospedale pediatrico
La moda al Vomero indossa il nastro rosa in favore dell’ Airc.