Nasce un centro di accoglienza per i senza dimora
Parrocchia di San Gennaro al Vomero
Un centro di accoglienza per i senza dimora è nato nel cuore del Vomero, nella Parrocchia di San Gennaro al Vomero in via Bernini.
Da queste iniziative si vede la chiesa del fare e non solo predicare. Una chiesa all’insegna della carità fattiva e generosa verso i bisognosi, che aiuti a riscoprire il valore dell’accoglienza come diretta conseguenza della carità e quindi della fede cristiana. Oggi ci si accontenta di inviare un’offerta con un sms a chi non conosciamo ed è lontano da noi. Questa carità, animata da sentimenti e buone intenzioni, può apparire distante dalla pratica della carità verso i bisognosi, che pure ci sono accanto e dei quali spesso non ci si accorge. La carità è azione, è entrare in rapporto con l’altro, è presenza di un individuo a servizio dell’altro. Il Decano Don Massimo Ghezzi, parroco della chiesa di San Gennaro al Vomero, da anni attivo nel quartiere collinare come direttore del centro pastorale giovanile Shekinà e come insegnante di religione presso il Liceo Pansini, in linea con il cammino pastorale della Caritas, che ha sede presso la sua parrocchia, si è fatto promotore ‘del progetto “AbitiAmo”, una nuova iniziativa‘ di carità fattiva, come volontà di mettere a disposizione di chi è a disagio non solo i beni, ma il tempo e le energie in una scelta di amore e di condivisione. Don Massimo Ghezzi, da sempre vicino ai giovani con difficoltà ed anziani soli, attraverso l’utilizzo di due locali parrocchiali, ha attivato un centro di accoglienza a sostegno dei più deboli, degli esclusi, degli emarginati. L’iniziativa, nata con il contributo di molti benefattori, vuole essere nel centro del Vomero, là dove la movida è più attiva che mai, un punto di riferimento per i senza dimora, dove si dona amore, non a parole ma con i fatti. L’iniziativa prevede di fornire ai senza dimora non solo un sostegno materiale, come dare loro la possibilità di fare una doccia, di avere vestiti puliti, un pasto caldo e generi di prima necessità, ma anche un sostegno morale, affinché i senza dimora vivendo e sperimentando relazioni positive, di affetto, di tutela, di incontro-confronto diverso da quello tipico di strada, possano intraprendere un personale percorso di uscita dalla marginalità e di integrazione nella comunità sociale. Ad oggi sono molti i volontari che hanno dato il loro assenso a vivere questa missione, come esercizio della carità a stretto contatto con gli ultimi, dove la carità ha mani per toccare e donare ai poveri e orecchie per ascoltare l’altro.
Questo gruppo di volontari, testimoni della carità, il cui compito sarà quello di ridare dignità a chi non ha più fiducia in se stesso e negli altri, da circa un anno è stato impegnato in un percorso di formazione a stretto contatto con i senza dimora, preparando per loro un pasto caldo presso la Parrocchia di San Gennaro al Vomero e operando in altri centri di accoglienza, dove già si effettua il servizio docce e momenti di spiritualità. Chiudiamo ricordando Papa Francesco: “La carità richiede coraggio, superiamo la paura di sporcarci le mani per aiutare i più Bisognosi”.
Ersilia Di Palo
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