Il Subbuteo Vomero continua a lottare! Dopo la sua fondazione nel 2015 da parte di un gruppo di 7 professionisti vomeresi, la squadra sta disputando il suo terzo campionato italiano a squadre. Esordio in serie D, proprio nel 2015 e immediata promozione conquistata nei campionati italiani di Messina, poi una sofferta salvezza in serie C, obiettivo proclamato anche quest’anno. Ma a novembre il girone di andata non si è concluso nel migliore dei modi. Noni in classifica con l’obiettivo di raggiungere l’ottavo posto, il primo utile per disputare i play-out salvezza. Il gioco è lo stesso da oltre 70 anni. Un campo, due squadre, una pallina e due porte, e poi via con la sfida che può essere considerata un mix tra gli scacchi e il biliardo, con accessori professionali portieri in ferro, ma soprattutto tanta passione che unisce i giocatori spesso non giovanissimi. Il movimento subbuteistico a Napoli è molto florido come testimoniato anche dalla presenza di due corazzate come gli Eagles, squadra più volte salita sul tetto d’Europa guidata dal campione del mondo Massimo Bolognino, oppure i Fighters, che hanno sede ai Colli Aminei, da alcuni anni ai vertici della serie A, che mostrano da sempre una grande attenzione al settore giovanile. “Stiamo vivendo un momento di difficoltà tecnica soprattutto a causa del cambio della superficie di gioco – dichiara il presidente del Subbuteo Vomero, Andrea Testa – abbiamo bisogno di allenamento perché i nostri giocatori sono esperti e hanno forse subito più di altri queste modifiche”. Prossimo impegno a Nola, nel mese di dicembre, in uno dei numerosi appuntamenti in calendario in tutta Italia nel corso dell’anno. La partecipazione ai tornei rappresenta, infatti, il modo migliore per allenarsi in attesa del mese di aprile, quando si disputerà il girone di ritorno della Serie C, nel palazzetto dello sport di San Benedetto del Tronto, dove, dalla squadra leader della classifica, Barcellona Pozzo di Gotto, all’ultima in classifica, Sassari, saranno tutti agguerriti e pronti a darsi “battaglia” a colpi di punta di dito.

di Cristiano De Biase

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