Vomero: cabine elettriche KO
Manomesse e lasciate all’incuria, un pericolo per i cittadini
Sempre più spesso, percorrendo le strade della V Municipalità, è facile imbattersi in numerose cabine di energia elettrica lasciate in uno stato di totale incuria e degrado.
Riverniciate di giallo, divelte, incomplete, parzialmente distrutte o semplicemente lasciate aperte, le cabine si presentano agli occhi dei passanti sotto forma di un variegato scenario post apocalittico. Una situazione, questa, che ci aspetteremmo di riscontrare nei quartieri più degradati e periferici della città, non al Vomero. I casi più eclatanti li riscontriamo in: via San Gennaro ad Antignano, dove una cabina da mesi giace aperta in terra lasciando scoperti due grossi cavi neri; in via case puntellate il box oltre ad essere stato manomesso nella parte inferiore, è stato anche ridipinto di giallo; in via Rossini invece, restano in bella mostra solo i cavi che spuntano dall’asfalto mentre della struttura, che dovrebbe contenerli, non vi è più traccia; via Don Luigi Sturzo a sua volta presenta una cabina aperta con la serratura rotta.
Che si tratti di scarsa manutenzione o dell’opera di vandali, il fenomeno descritto rappresenta un grave pericolo per l’incolumità dei cittadini. Non a caso queste cabine vengono costruite e progettate per essere chiuse in maniera ermetica, così da evitare che intemperie o elementi esterni possano alterarne il contenuto provocando cortocircuti ed incendi.
Ricordiamo, ad esempio, quanto accaduto il 20 giugno 2015 a Palermo quando, a seguito della manomissione di una cabina dell’Enel, si verificò un’esplosione che causò ferite ed ustioni ad una bambina di soli sette anni.
Un altro aspetto di cui tener conto è quello dei furti di energia elettrica, molto diffusi negli ultimi anni.
Il furto di corrente, infatti, molto spesso avviene attraverso la manomissione delle cassette stradali con l’utilizzo di apparecchiature, per lo più rudimentali, che permettono l’allaccio diretto alla corrente. Ora, vista la grande quantità di cabine rotte, non sembra improbabile ipotizzare che, in alcuni casi, ci sia il contributo di qualche cittadino senza scrupoli, disposto a mettere a repentaglio la vita altrui per un misero tornaconto economico.
Mirko Galante
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