Del Giudice: collaborare per una città più pulita
Cittadini e amministrazione pubblica dovrebbero essere un binomio indivisibile. L’uno parte dell’altro. Certo si tratta di un’ambizione o di una speranza, difficile da realizzare, ma è un obbligo lavorare in quella direzione. Così nasce la necessità di comunicare, consigliare e indicare comportamenti virtuosi. Tutto ciò può essere riassunto in una semplice, quanto impegnativa, definizione: educazione civica.
Su questo aspetto punta il vicesindaco di Napoli, Raffaele Del Giudice, già amministratore della Asia, sempre attento alle tematiche legate ad ambiente e sostenibilità.“Come Pubblica Amministrazione abbiamo il dovere di fornire i servizi ai cittadini che però devono darci una mano. È questa quella che amo definire Co-generazione. Una forma di collaborazione che, parlando di gestione dei rifiuti, potrebbe essere così riassunta: io mi impegno a ritirare e tu ti impegni a fare bene il conferimento”.
Nel periodo estivo si evidenziano le problematiche legate allo smaltimento dei rifiuti.
È un processo naturale, fermentazione o decomposizione sono più rapidi, con cattivi odori e sporcizia che diventano più fastidiosi. È proprio in questo periodo che invitiamo, ancora di più, al rispetto delle norme sugli orari in cui gettare i rifiuti.
Cosa accade quando, ad esempio, i rifiuti vengono gettati la mattina?
Restano l’intera giornata sotto il sole e si impedisce il normale svolgimento dell’attività di smaltimento e pulizia. Se un operatore trova il bidone pieno non può lavarlo e se questo accade per giorni, è facilmente comprensibile il disastro che ne deriva. Rispettare l’ordinanza comunale vuol dire meno cattivi odori per strada, servizi più efficaci e bidoni puliti”.
Le multe non riescono ad essere un buon deterrente?
Credo di sì, anche perché sono piuttosto salate. Ma il nostro obiettivo è cercare di educare. Ad esempio abbiamo allestito nelle zone pedonali numerosi cestini gettacarte. La loro funzione è già chiara nel nome: devono contenere carta. Invece, vi si getta di tutto, persino ombrelli che, bucando il sacchetto contenitivo, finiscono con lo spargere rifiuti ovunque. C’è anche un comodo posa cenere per le cicche delle sigarette. Ma tutti le gettano lo stesso per terra. Eppure è un gesto semplice che ci aiuterebbe molto perché impossibile svuotarli 5 o 6 volte al giorno”.
Un aiuto lo forniscono le campane dove è possibile gettare i rifiuti a qualsiasi orario
Sì, anche perché abbiamo introdotto un servizio meccanizzato che semplifica la raccolta e ci permette di ottimizzare le risorse utilizzando una sola persona. Ma anche qui il comportamento del cittadino è fondamentale. Bisogna sempre inserire i rifiuti nelle campane, perché tutto ciò che resta fuori, non per insufficiente capienza, ma per pigrizia, non può essere raccolto con questo sistema, se non attraverso una enorme perdita di tempo.
Quali possono essere i suggerimenti da dare alle attività commerciali?
Oggi molti utilizzano i roller per la raccolta del cartone, ma differenziare è essenziale in tantissimi settori. Basti pensare alla raccolta delle pile scariche o dei farmaci. Se i negozi ci avvisano, possiamo attivare la raccolta rapidamente. In pochi sanno che da COIN, in via Scarlatti, abbiamo posizionato un eco-punto per la raccolta di cialde del caffè e abbiamo raccolto oltre 5mila kg in un anno, con un enorme beneficio anche per la raccolta dell’alluminio.
È un sostenitore dei cassonetti interrati, cosa ne pensa di quello inaugurato al Vomero?
In alcune occasioni bisogna fare i conti con impedimenti tecnici che possono sopravvenire. A b b i a m o cercato di sfruttare un cantiere già aperto e così ottimizzare i costi e i tempi, e avere comunque un risultato positivo, anche se magari il senso estetico è migliorabile. Sfruttare il sottosuolo resta una grande opportunità e stiamo lavorando in questa direzione.
Le strade sono imbrattate ed emanano cattivi odori anche a causa delle deiezioni degli animali domestici, come intervenire?
Le nostre città non sono state progettate per gli amici a 4 zampe. Mancano aree dedicate. Chiediamo quindi aiuto ai proprietari. Noi interveniamo con le spazzatrici a getto d’acqua, riducendo gli sprechi al minimo, ma siamo sempre sottodimensionati.
Servono più risorse?
Il Comune in questi anni è riuscito a rendere più efficiente la propria macchina, ma c’è bisogno ancora di sostegno. Non parliamo tanto di soldi, ma di attrezzature. Il Governo dovrebbe aiutarci per permetterci di migliorare.
Poi c’è il rispetto del decoro urbano…
Il nostro vuole essere un percorso di educazione civica, dove un comportamento virtuoso ne stimola un altro. Purtroppo il bene comune spesso è vittima di atti vandalici. Vince il concetto del “non è mio, posso fare quel che voglio”. Un concetto da ribaltare per far capire che i beni comuni sono di tutti e devono essere protetti.
Per questo stiamo spingendo per semplificare, ad esempio, l’affidamento delle aiuole pubbliche ai privati. Crediamo possa essere un modo per stimolare comportamenti positivi.
Giuseppe Porcelli
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