TENNIS VOMERO UNA REALTA’ DA SERIE A
Al Vomero c’è una realtà sportiva da serie A: è il Tennis Club con sede in via Rossini, 110 anni di storia, una squadra che sta facendo innamorare gli appassionati ed un torneo internazionale che ogni anno richiama giovani fuoriclasse da tutto il mondo. Oggi il circolo disputa il campionato di serie A2, ma con ambizioni di promozione. Il rilancio è recente, grandi meriti vanno al presidente Carlo Grasso che ha ridato linfa ad una realtà assopita. “Finalmente i cittadini stanno vivendo di più il nostro circolo”, confida Grasso, avvocato con una grande passione per il tennis. “La risposta del pubblico durante le manifestazioni organizzate dal club sono confortanti e ci spingono a seguire un percorso con un obiettivo preciso: aprire il circolo ai cittadini di tutte le età”. Negli ultimi anni la scuola tennis è passata da 10 a 160 ragazzi iscritti, una crescita notevole: “C’è più attrattiva – confida Grasso – nonostante il gravoso problema Collana. I nostri tesserati facevano tutta la parte atletica sulla pista del Collana, mentre adesso sono costretti ad allenarsi all’interno del circolo. E poi la polisportiva di piazza Quattro Giornate era una valvola di sfogo anche per i soci, speriamo possa riaprire quando prima”.
Sui progressi della scuola giovanile vale la pena soffermarsi: “Con le nuove regole federali ci sarà sempre più bisogno di schierare in campionato ragazzi cresciuti nei propri settori giovanili, quindi nel futuro dovremo avere giovani pronti a debuttare anche sul palcoscenico della serie A”. Anche per questo motivo al Tc Vomero è stato ingaggiato un nuovo direttore tecnico, il napoletano Aldo Russo, tecnico nazionale insignito nel 2015 del riconoscimento internazionale “Coach of the year” dall’associazione Professional Tennis Registry con sede in Florida, premio che in passato era stato vinto da Nick Bollettieri, Riccardo Piatti ed Emilio Sanchez. Russo vanta uno staff più ampio rispetto al passato, come conferma il presidente del Tc Vomero. Insieme a Salvatore Modugno, Gianni Morra e Morena d’Atri, confermati, sono arrivati altri due maestri, Fabio De Lucia e Gian Marco Cacace. Mentre dopo più di 40 anni di gloriosa attività ha passato la mano Gianni Polidoro, tecnico-bandiera del club collinare, rimasto comunque vicino al circolo. “La nostra scuola tennis è sold out, l’impatto con il nuovo corso tecnico è stato molto positivo”, spiega Grasso.
L’altro obiettivo è la promozione nel campionato di serie A1 a squadre. Il team vomerese è molto competitivo: in campo l’atleta più rappresentativo è l’argentino con passaporto italiano Patricio Heras, il beniamino dei ragazzini della scuola tennis: “Per assistere alle sue partite – confida il numero uno del circolo – molti giovani affollano gli spalti regalandoci un bel colpo d’occhio”. Con Heras vestono i colori vomeresi il norvegese Miliaan Niesten, il portoghese Silva e gli italiani Cacace, Caparco, Esposito, Palmese, Prezioso e Burzio. Preziosissimo il contributo del direttore sportivo Marino Carelli, punto di riferimento per tutti. “Il nostro – continua il presidente Grasso – è un team affiatato, composto da ragazzi che hanno sposato il progetto. Lo scorso anno siamo partiti per imparare ed abbiamo sfiorato la promozione, quest’anno puntiamo al massimo. Abbiamo perso una sola partita importante perché la formazione era rimaneggiata”. I playoff si disputeranno fino al 18 giugno, il Vomero, sostenuto da Alma, dovrà superare il primo turno per accedere alla finale. “Aspettiamo questi spareggi promozione con molta ansia e scaramanzia, poi penseremo a celebrare al meglio i nostri 110 anni”. Prevista per l’occasione la riedizione del libro del centenario ed una festa serale estiva aperta a tutto il quartiere per far conoscere “un circolo sano, per noi che lo frequentiamo è un piacere giocare a tennis e magari fermarci per cena al ristorante”.
L’ultima “missione” del presidente Grasso è la crescita del torneo vinto quest’anno dall’argentino Ficovich: essere nel calendario internazionale è già un traguardo, ma la dirigenza, col sostegno degli sponsor, vuole fare un passo avanti e portare in via Rossini i grandi campioni del circuito: “Il mio sogno – dice Grasso – è vedere sui nostri campi Marcos Baghdatis, tra le altre cose finalista agli Australian Open”. Intanto in campo una stella c’è già: è il “capitano” Luigi Gagliani, classe 1922, ogni mattina in campo per gli allenamenti: anche lui, nel suo piccolo, è un punto di riferimento per i giovanissimi tennisti…
Commenti
No Banner to display
“Ponte di via S. Giacomo dei Capri: i soldi ci sono”
Aldo Masullo riceve la cittadinanza onoraria
Napoli Comics chiude i fumetti perdono la casa
Dai principi di Santobono all’Ospedale pediatrico
La moda al Vomero indossa il nastro rosa in favore dell’ Airc.