il piccolo grande drago
Drago, come Ivan Drago, il gigantesco pugile sovietico di “Rocky IV” interpretato da Dolph Lundgren. Se pensaste ad un cane con un simile nome, probabilmente vi verrebbe in mente un pitbull o un mastino, o magari un rottweiler. Invece, il nostro amico del mese è un Jack Russell Terrier, ma non fatevi ingannare: ciò che gli manca in stazza lo recupera in personalità, come ci spiega Paolo Polito, il suo padrone umano. Conoscendo proprio il passato da marzialista di quest’ultimo, viene da pensare a chissà quale motivo per la scelta del nome, e invece si tratta semplicemente della volontà di imporre un nome ‘pomposo’ ad un cane così minuto:«La prima scelta era Tyson, ma vista l’opposizione di mia moglie, io e mia figlia optammo per Drago.»
E proprio come il suo omonimo in guantoni, è una vera e propria celebrità:«Ogni giorno trascorre circa sei o sette ore fuori casa, ed è universalmente amato. È il beniamino dei vecchietti che al mattino giocano a carte a piazza Quattro Giornate e che si godono la sua caccia al piccione.» Ma niente paura, amici dei pennuti: Drago si limita ad abbaiare e a farli spaventare un pochino. «Lo fa con la sua simpatia – commenta Paolo – e col suo modo di fare davvero unico! A tal proposito, anche gli altri padroni di cani ne ammirano la personalità, e più di una volta è capitato che qualcuno lo abbia riconosciuto passeggiando lungo via Luca Giordano!» Ma, se gli umani lo amano, cosa ne ‘pensano’ gli altri cani? Secondo Paolo, anch’essi lo rispettano, e fornisce degli esempi che corroborano il suo punto di vista:«Una volta un pitbull e un pastore tedesco ringhiavano e si scambiavano sguardi poco amichevoli, finché Drago si piazzò tra loro e, ‘redarguendoli’, fece da paciere! È dotato di forte carisma e di una spiccata personalità, basta fare un salto a piazza Quattro Giornate di mattina: non sarà difficile vedere cani ben più grossi di lui che lo seguono!»
Naturalmente, anche le cagnoline apprezzano queste qualità, e infatti il nostro amico peloso, nei suoi quattro anni di vita, ha già avuto «due compagne e otto figli, alcuni dei quali molto simili a lui dal punto di vista fisico, ma non da quello del carattere.» Oltre alla personalità da leader, Drago ha però altre caratteristiche che sorprendono, come il senso della famiglia, che si manifesta quando qualcuno esce:«Attende fedelmente vicino alla porta, ma non lo fa, per così dire, con egoismo, allo scopo di ottenere una manciata di biscotti o croccantini. Mi rendo conto della difficoltà di spiegare a parole un simile concetto, ma percepiamo che è genuinamente preoccupato, come potrebbe esserlo un fratello per una sorella che tarda a rincasare.»
Un simile comportamento è indice di un legame fortissimo; non a caso Paolo, nel raccontare del loro primo incontro, parla di amore a prima vista:«Ero nel negozio di animali di un amico, e chiesi informazioni per un Jack Russell. In quel preciso istante, Drago fece capolino dal retro, sbadigliando, e scoccò la scintilla. Ancora oggi, il nostro rapporto è stupendo, e ci capiamo al volo, basta che io dica “pizza” (è ghiottissimo di cornicioni!) o “pollo” e inizia a saltellare e a guaire di gioia.»
Si tratta di un legame davvero unico, e la chiosa di Paolo lo sottolinea ancora una volta:«Drago arrivò in un momento molto particolare della mia vita, avevo infatti perso mia madre da poco e avevo subito un brutto infortunio in combattimento. Gli devo molto, e non esagero quando affermo che ci completiamo a vicenda.»
DI GABRIELE BASILE
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