Vomero: terra di doppie file
E’ curioso come oramai le automobili che sostano in doppia fila dappertutto, persino affidandole alla bontà dei parcheggiatori abusivi, non ci facciano più scandalizzare. E’ diventato un meccanismo automatico, soprattutto nei fine settimana, posteggiare la macchina in doppia fila: ovviamente le strade più colpite sono quelle dove ci sono scuole e supermercati, ma anche chi vive nelle vicinanze di paninerie e bar non se la passa meglio. Durante la settimana, nelle ore giornaliere, tanto quanto la situazione non è così degenerativa e la circolazione risulta razionale, ma con qualche slalom sempre di troppo soprattutto nella zona Vanvitelli e Medaglie d’Oro, mentre di sera vi è un aumento delle problematiche ma non in modo così eccessivo. Il caos totale domina su tutto il quartiere nel fine settimana, dove via Bernini e via Mario Fiore, due strade suddivise in due grandi corsie, si trasformano magicamente in una singola e minuscola carreggiata, tra clacson e automobilisti che mantengono saldamente il loro volante, guardandoti, giustamente, in cagnesco. D’altro canto i verbali effettuati per il parcheggio in sosta vietata nel 2016 sono 9508 a fronte del numero esiguo di personale della Polizia Municipale. Il comandante Cortese dell’Unità operativa Vomero-Arenella così si esprime sull’argomento: “non è un fenomeno nuovo, il parcheggio in doppia fila non fa altro che peggiorare la viabilità nel quartiere. Non abbiamo la possibilità di essere fisicamente su ogni strada, la Polizia Municipale ha quarantadue compiti da svolgere oltre la segnalazione di multe e contravvenzioni, ma la carenza di personale ci ha molto colpiti negli ultimi anni. Siamo i primi che vorrebbero arginare questa questione”. Quel che dice il comandante senza ombra di dubbio è vero, ma allora come è possibile che, anche se le multe ci sono, il fenomeno non tende a placarsi? Il sistema è nelle vene di ogni automobilista per natura, e in effetti alzi la mano chi non lo ha fatto almeno una volta nella sua vita, ma qui stiamo parlando del parcheggio selvaggio lungo strade intere, come via Maurizio Piscicelli o via Francesco Cilea dove spesso è impedito anche agli autobus di transitare liberamente. I più colpiti, chiaramente, sono proprio loro, gli autisti di autobus, dei veri e propri eroi se ci pensate che, grazie alla loro esperta guida assicurano che nessuno dei passeggeri, e delle auto parcheggiate senza ritegno in zona vietata, si faccia male. Ovviamente chi ha fretta e deve passare per le strade vomeresi, è meglio che posi l’automobile in un garage. Le recenti costruzioni del parcheggio a piazza Muzji e del futuro parcheggio sotterraneo a piazza degli Artisti non sembrano vivere sulle ali dell’entusiasmo, e la doppia fila continua ad essere la metodologia preferita di sosta a lungo termine. Piazza Vanvitelli sembra essere un paradosso: gli agenti sempre presenti sono costretti a girare a piedi continuamente la rotonda perché il furbo di turno, ogni qualvolta dalla sua prospettiva non vede le giacche blu della polizia, parcheggia beatamente l’automobile, tentando di aggirare la legge, per poi essere richiamato, dopo poco, con l’ausilio del fischietto della Municipale. Movimenti ambigui di questo genere sono evidenti in quasi tutte le piazze del quartiere. Una persona che staziona, fermo in macchina, con le quattro frecce a piazza degli Artisti, ci dice infatti: “ non ho trovato parcheggio nelle strisce blu, quelle pochissime bianche sono già piene, mi tocca aspettare qui mia moglie. Vorrei scendere dall’auto, ma non si sa mai se arrivano i vigili nel frattempo”. Intanto a causa sua molte automobili erano in preda a schiamazzi e rumori di clacson perché effettivamente, anche se di poco, la sua auto intralciava il traffico. Eppure ci sono circa trenta parcheggi al Vomero, dei quali meno del 20% è utilizzato per soste veloci. Nientemeno che su Google Maps sono finite le immagini di viale Michelangelo invasa da macchine in doppia fila. Sul servizio di mappe di Google la strada è fotografata alla luce del sole, durante la mattinata; immaginate se avessero ritratto la strada durante la sera? E che dire di via Vincenzo d’Annibale che, sia di sera che di mattina, subisce la presenza di macchine in doppia fila e parcheggiatori abusivi? Ci sono zone che durante le ore notturne cambiano volto a causa delle auto posteggiate fuori dalle strisce riservate al parcheggio. A San Martino fino a qualche tempo fa la situazione durante la notte era infernale. S’è dovuto chiudere la strada completamente per evitare che si formassero sciami di macchine posizionate in doppia fila. Stessa storia anche se ci si sposta dal cuore del Vomero: via Niutta, via Pietro Castellino, via Bernardo Cavallino, ma anche moltissime traverse secondarie sono assaltate da parcheggi selvaggi che rallentano la circolazione. Da ciò si evince che il fenomeno è diffusissimo ed è insito nella coscienza dell’autista del napoletano. Ed è questo che è grave. E’ grave che a via Aniello Falcone non si sia trovata ancora una soluzione per evitare il maledetto traffico che si accumula per colpa delle macchine in divieto di sosta; è grave che i parcheggi privati non vengano minimamente presi in considerazione dalla cittadinanza; è gravissimo non avere più il senso civico di una volta. La zona di via Paisiello, alle spalle di via Luca Giordano, ne è un esempio: vivere in questa strada significa avere a che fare con i parcheggiatori abusivi, ai quali vengono talvolta affidate anche le chiavi delle vetture. Tutto ciò in un paese civile dovrebbe farci inorridire; essere in combutta, favoreggiare la delinquenza in nome di un parcheggio trovato velocemente, non è l’unica soluzione possibile.
Francesco Li Volti
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