Più Masha e meno Peppa. Quale cartone è più educativo?
Diversi mesi fa, navigando in internet, mi sono imbattuto in un articolo piuttosto interessante sulle differenze tra due cartoni animati: Masha e Orso Vs Peppa Pig. Il contenuto è condivisibile per intero e invito il lettore a cercarlo in rete, ma proverò a riassumerlo focalizzando l’attenzione sugli aspetti più importanti. La prima, fondamentale, differenza è che Masha è una bambina normale, vera, dal punto di vista della rappresentazione. Peppa invece è un pupazzo, un personaggio di fantasia. Tralasciando gli aspetti relativi ai disegni, ai movimenti, ai dialoghi e alla colonna sonora (tutti aspetti, questi, che incidono sulla percezione di una storia e che sono nettamente migliori nei cartoni di Masha) ci sono altre considerazioni degne di attenzione. Masha è una bambina come tante, gioca con qualsiasi cosa, non resta mai ferma un secondo, riesce a mettere a soqquadro una stanza in poco tempo (e chi ha figli lo sa fin troppo bene), ha fame, sono, sete, Riuscirebbe a far perdere la pazienza anche al più tranquillo individuo del pianeta, ma basta poco per farsi perdonare. Peppa invece è fastidiosamente petulante, anche se a volte è dolce e gioca col fratellino; sembra quasi uno scimmiottamento di un manuale di psicopedagogia. Gli adulti di riferimento sono altrettanto importanti. Orso è una figura credibile: vuole un gran bene alla bambina, ma spesso è sull’orlo di una crisi di nervi. Riesce però a trattenersi. Sistema tutti i danni che causa la bambina. Fa sempre le pulizie e altrettanto spesso impara lezioni importanti dalla piccola Masha. Al contrario Mamma Pig ride sempre, non si arrabbia mai, passa il tempo a spiegare ai figli cose elementari. Sembra una mamma perfetta, un modello che in realtà non esiste. Papà Pig, poi, è assolutamente un pessimo esempio. Non sa fare nulla senza combinare guai (leggere una cartina stradale o mettere un chiodo nel muro per appendere un quadro), è in sovrappeso, viene quasi sempre deriso da tutti, soprattutto da Peppa che lo chiama continuamente “Papà sciocchino” mentre la mamma ride. In conclusione, appare evidente che alla base di un cartone come Peppa, improntato ad una presunta idea di semplicità, ci sia il pessimo tentativo di imboccare i bambini con spiegazioni sulla realtà. Masha invece è basato sulla ricchezza di contenuti (visivi, musicali, artistici) e mostra una realtà ben più aderente a quella che viviamo, non solo come contesto ma come dinamiche comportamentali e tra individui. Ai bambini non interessa la semplicità, anzi solitamente sono attratti più dalla complessità. Personalmente, dovendo scegliere se mostrare l’uno o l’altro, non ho alcun dubbio: Masha e Orso è un cartone assolutamente fantastico, da guardare insieme ai figli.
di Luca Pizzonia
Psicologo Psicoterapeuta
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