“Notti Napoletane”. Intervista ad Aldo Maccaroni, vicepresidente della neonata associazione
A Napoli, negli ultimi anni, stiamo assistendo ad uno straordinario incremento delle attività legate all’intrattenimento diurno e notturno, che da un punto di vista economico ed occupazionale ha prodotto risultati importanti, mentre da un punto di vista socio-culturale sta creando problemi in termini di quiete, di viabilità e sicurezza. Per fare chiarezza e conoscere le nuove iniziative imbastite per la stagione estiva alle porte, che porterà un aumento dei frequentatori dei baretti in tutta la città, intervistiamo il vicepresidente della neonata associazione “Notti Napoletane”, Aldo Maccaroni, già presidente dell’associazione “Baretti Aniello Falcone”.
Che cosa è Notti Napoletane e perché nasce? “L’Associazione “Notti Napoletane” nasce dall’idea di aggregare le Associazioni più rappresentative delle zone calde della notte a Napoli, con lo scopo di sviluppare e tutelare la Notte Napoletana, farla evolvere progressivamente, in un momento sempre più positivo e soprattutto per creare opportunità di sviluppo e ricchezza della città. L’ Associazione Notti Napoletane si prefigge di diventare uno dei perni fondamentali del sistema dell’ospitalità e dell’accoglienza verso il turista, contribuendo all’immagine complessiva della città come luogo vitale ed aperto al cambiamento. Ci proponiamo in sinergia con il Comune di Napoli e con Fipe – Confcommercio, di incoraggiare la convivenza, il rispetto delle regole e la collaborazione con cittadini ed Istituzioni”.
Quali sono le azioni che proponete per sviluppare questa sinergia di collaborazioni? “Con il Comune e le Municipalità cercheremo di avviare un dialogo continuo attraverso la creazione di figure di riferimento, come l’assessore con delega alla notte, presso le Municipalità e presso il Comune, con cui sviluppare una regolamentazione delle attività commerciali notturne”.
Come reagite alle critiche di quanti, specie al Vomero, vorrebbero avere delle notti più tranquille in zone fino ad ora adibite ad uso residenziale?
“Rispondiamo con “Notti Napoletane” perché vogliamo far sì che la notte Napoletana venga associata ad un sano e responsabile divertimento all’interno della nostra città per vivere al meglio le attività ludico ricreative. Dovrà essere una grande occasione di sviluppo coniugando problematiche e soluzioni della stessa, in quanto come detto rappresenta una ricchezza per la città e soprattutto non dimentichiamo che queste problematiche si affrontano con il dialogo e la partecipazione fattiva anche dei Comitati cittadini. Noi imprenditori ormai siamo radicati e conosciuti sul territorio e vogliamo risolvere i problemi ma non chiuderemo mai la nostra attività”.
E’ invero che la movida sta creando tanti problemi a partire dal traffico e dalla confusione fino all’alba in zone residenziali, vedi Aniello Falcone, piazza Vanvitelli, per citare alcuni esempi e solo al Vomero.
“Ecco sdoganiamo la parola movida in quanto ha assunto un’accezione negativa, come attrattore di disgrazie e sventure. Perciò parliamo di Notti Napoletane, chiediamo norme condivise che assicurino l’ordinato svolgimento della Notte, garantendo l’ordine pubblico ed il diritto dei residenti alla quiete, senza tuttavia dimenticare il rispetto dei nostri diritti da parte di questi. Nessuno ha interesse al caos. Riscoprire la notte e farla evolvere progressivamente in un momento sempre più positivo e sicuro delle nostre giornate è la sfida che ci poniamo noi come Associazione”.
Cristiano De Biase
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