Lettere: Le fogne dei Camaldoli
Una nota canzone napoletana recitava: “’na casarella, pittata rosa, ‘ngoppa ai Camaldoli vurria tenè”…Nel 1993 decisi di trasferirmi con la famiglia ai Camaldoli, appunto: aria buona, poco traffico, ecc. Un inconveniente: mancavano le fogne; ma mi era stato assicurato che il progetto era pronto, pronti anche i fondi europei da utilizzare e i lavori solo da appaltare. Non avevo tenuto conto, però, della scarsa attenzione da parte dei politici e amministratori comunali verso zone della città non costituenti il “salotto buono”. Di fatto la collina dei Camaldoli ha subito un progressivo degrado. Per i crescenti trasferimenti di migliaia di famiglie dalla città ai paesi dell’hinterland, a causa degli aumenti dei costi delle abitazioni a Napoli, i flussi di traffico automobilistico lungo la via Orsolona ai Guantai verso Marano, Qualiano, ecc., si sono sempre più intensificati, con code lunghissime particolarmente di mattina e di sera. Gli stessi Camaldoli, oltre che di transito, son divenuti residenza di un maggior numero di famiglie, con conseguenti problemi anche di ordine, pulizia e sicurezza. In barba ai vincoli ambientali, alcune grosse cavità, da parte degli stessi organi amministrativi, sono state utilizzate per discariche di rifiuti, senza realizzare, dopo la saturazione, le opere di superficie promesse. E le fogne ? Nel corso di oltre 20 anni pur sono stati aperti e chiusi cantieri, realizzate enormi vasche, scavate trincee, posate grosse tubazioni, griglie, tombini, ecc con un via vai di automezzi pesanti (che in qualche caso hanno determinato lesioni alle mura di vecchi fabbricati), il tutto inframezzato da lunghi periodi di sospensione dei lavori, mentre un tratto della via Rotondella è stata lasciata in condizioni di impraticabilità e di fatto da alcuni anni è interrotta al traffico, costringendo centinaia di residenti ad utilizzare una via privata (con spesa, ovviamente, a carico del Comune). Dopo tutto questo, un paio di anni fa il sistema fognario poteva ritenersi completato, mancando solo il collaudo e gli allacciamenti. Illusione!! Sembra che per qualche motivo tecnico il certificato di collaudo non possa essere rilasciato. Intanto le opere realizzate, senza manutenzione, vanno in rovina e centinaia di milioni di finanziamenti pubblici risulteranno vanificati ! I Camaldoli, dove vivono tante migliaia di famiglie, son destinati a non avere fogne, il che non è degno di un paese civile! Quali interessi si oppongono ad una soluzione dell’annoso problema ? Come mai gli Amministratori della città sembrano del tutto assenti ? Come si spiega il silenzio della stampa cittadina e, in particolare del maggiore Quotidiano di Napoli, pur sollecitato al riguardo alcuni mesi fa ? Chi può dare una risposta o una promessa di interessamento in relazione a quanto sopra denunciato, per far si che la collina dei Camaldoli ritorni ad essere una zona più vivibile e desiderata come nei versi della nota canzone ?
Vincenzo Giliberti
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