Donna uccisa dalla caduta di un albero in via Aniello Falcone. Una condanna e due assoluzioni
Dopo tre anni si chiude il processo per la morte della giovane mamma Cristina Alongi, schiacciata dalla caduta di un grosso pino secolare mentre percorreva in auto via Aniello Falcone il giorno 10 giugno 2013.
Il giudice Nicola Miraglia del Giudice ha condannato per omicidio colposo la funzionaria agronoma del Comune di Napoli, Cinzia Piccioni, che due mesi prima della tragedia fece un sopralluogo nei giardinetti dove c’era l’albero crollato poi crollato, e l’ha condannata a un anno e quattro mesi di reclusione.
con la concessione delle attenuanti generiche e la sospensione condizionale della pena.
La funzionaria è stata comunque assolta con la formula perché il fatto non sussiste dall’accusa di disastro colposo.
L’incidente avvenne giorni dopo una forte ondata di maltempo che probabilmente aveva compromesso la stabilità dell’albero.
Assolti, invece, il vigile urbano Marino Reccia, di turno in sala operativa il 27 maggio 2013 quando i vigili del fuoco chiamarono per inoltrare la segnalazione proveniente dal titolare del baretto di via Aniello Falcone (che aveva telefonato ai pompieri dopo aver notato un “accenno di frattura” nell’albero) e il vigile del fuoco Tiziano Fucci, che girò alla polizia municipale la segnalazione del titolare del bar.
Per i due imputati l’assoluzione è per non aver commesso il fatto in relazione all’omicidio colposo e perché il fatto non sussiste in relazione all’ipotesi di disastro colposo.
I familiari di Cristina, parte civile nel processo, si erano allineati alla richiesta della Procura chiedendo la condanna per i tre imputati.
Ora la funzionaria Piccioni, che ha sempre respinto le accuse, prepara ora ricorso in appello.
Commenti
No Banner to display
“Ponte di via S. Giacomo dei Capri: i soldi ci sono”
Aldo Masullo riceve la cittadinanza onoraria
Napoli Comics chiude i fumetti perdono la casa
Dai principi di Santobono all’Ospedale pediatrico
La moda al Vomero indossa il nastro rosa in favore dell’ Airc.