1945 QUASI UN SECOLO FA
E’ USCITO IL NUOVO LIBRO DI FRANCESCO DEL VAGLIO
Prima di tutto auguri prof. del Vaglio per i suoi 75 anni. È un modo davvero ingegnoso per dire a tutti quanti anni ha e farsi dire ad onor del vero “ come ve li portate bene”!!!
Nel suo nuovo libro” 1945 quasi un secolo fa” racconta attraverso cenni storici accompagnati dalle sue vignette satiriche, gli accadimenti di politica internazionale più significativi del “fatidico”1945. Quale, o quali sono secondo lei, quelli che hanno avuto un impatto maggiore sulla nostra storia moderna.
La morte di Mussolini e Hitler, che spazzava via nazismo e fascismo e che, credevo, facesse da monito alle future generazioni ma, come si dice, la storia
è una maestra non molto brava, tant’è che non insegna mai niente! Infatti, da un po’ di tempo aneliti di fascismo e nazismo serpeggiano un po’ ovunque e non solo in Europa.
Nel ’45, in Italia. si affermarono, con merito, politici di caratura internazionale a prescindere dai partiti che rappresentavano; avevamo una classe dirigente di primissimo ordine. Alla scuola di tali politici, si sperava che le generazioni future sarebbero state dello stesso livello se non superiore. Ma vi rendete conto di chi abbiamo come Ministro degli Esteri, come Guardasigilli, come Ministro dell’Istruzione, etc. per non parlare dei sovranisti dell’opposizione?
Leggendo il suo libro si ha l’impressione che il passato è passato e che persino coloro che additavamo come i peggiori, confrontati con quelli di oggi hanno ben altra tempra e sagacia.
Non solo i protagonisti ma anche gli scenari erano fino ad un anno fa inimmaginabili. Come siamo arrivati dove siamo?
Fateci caso: il pluricondannato per i reati più svariati, dal fisco al sesso, dal falso in bilancio al conflitto d’interessi, Sua Emittenza, per capirci, è il politico dell’opposizione con il più alto senso dello Stato. La classe politica attuale, senza differenza di colore, ci sta facendo rimpiangere (sich!) figure politiche che certo non amavamo ma, che almeno, quando parlavano non sbagliavano i congiuntivi e conoscevano la storia e la geografia.
Il 1945 è l’anno della (ri)nascita, ripartenza, l’anno della speranza nel futuro, un po’ come tutti noi ci aspettiamo sia il 2021. Forse dopo i lutti, le angosce e le privazioni dei mesi che abbiamo trascorso e che stiamo vivendo, un po’ come una guerra, possiamo sperare che il futuro sia pregno di maggiore competenza e serietà oltre che di eleganza e rispetto?
Spero con forza che il 2021 sia l’anno della rinascita, della ripartenza verso un futuro roseo che ci consenta di lasciarci alle spalle questo maledetto e, non solo per chi è scaramantico, bisestile anno che sta terminando. C’è da sperare che le privazioni, le angosce e i lutti causati da questa guerra che è la pandemia, ci abbiano migliorati, resi più buoni, più seri, più rispettosi e più eleganti nei comportamenti. Ciò detto come auspicio perchè confesso di non crederci per niente.
Ci hanno insegnato Il valore della storia. Conoscere il passato anche per capire il presente. Come lo spiegheremo alle generazioni future dal momento che le stiamo privando di un percorso scolastico in presenza.
Dalla Sua domanda intuisco come mai quasi tutti i nostri politici non capiscano il presente, perchè è chiaro: del passato non sanno niente.
Come si potrà spiegare alle future generazioni la mancanza del percorso scolastico in presenza, non lo so ma, in compenso, faremo trovare loro, aule ricche di banchi di cui alcuni anche ruotemuniti!
Per ritornare al libro, nel 1945 si usciva da una terribile guerra mondiale e ci si rimboccava le maniche per iniziare a ricostruire. L’augurio è che il 2021 sia affrontato con le stesso spirito e che la buona volontà sia “sovrana”; ma solo la buona volontà!
Cristiano De Biase
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